Descrizione
Storia della Bussola
Difficile dire con precisione chi fu l’inventore della bussola magnetica, ma di certo possiamo affermare che la a partire dal 1280 si ebbe, in Occidente, un improvviso sviluppo del commercio marittimo grazie alla sua scoperta che fu la più importante invenzione dopo la ruota. Non a caso è stato il primo strumento che ha permesso ai viaggiatori di mare, di terra e, successivamente d’aria, di determinare la propria direzione in tempi brevi e precisi, sia di giorno che di notte, con il sole e con la pioggia, consentendo il trasporto dinamico e affidabile delle merci per mare, aprendo di fatto la via ad una nuova epoca di esplorazione dei continenti.
Ma realmente prima del suo avvento in Occidente, sono stati rinvenuti testi e scritti che documentano come la popolazione cinese facesse uso della magnetite molti secoli prima della sua invenzione e come le sue occulte proprietà venivano utilizzate per influenzare a distanza oggetti metallici.
In Europa, furono gli Amalfitani i primi utilizzatori della bussola. Nei loro numerosi viaggi commerciali in Siria e in Egitto misero in pratica le proprietà direttive del magnete; si trattava, però, ancora di uno strumento rozzo. Per vedere l’impiego della bussola nella sua versione definitiva bisogna attendere la metà del XIV secolo. Sempre per mano degli stessi Amalfitani che riescono ad affinare lo strumento per scopi nautici.
La tradizione vuole che la moderna bussola sia opera di Flavio Gioia, marinaio di Amalfi. Un ago magnetico posto su una punta o perno, libero di ruotare su un piano orizzontale con un cerchio graduato da 0 a 360°. In seguito l’ago si sovrappose su una rosa dei venti, fu posto in una piccola scatola di legno di bosso dal quale derivò il termine bossolo, trasformatosi ai giorni nostri in bussola.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.